Nell’articolo precedente si portava in evidenza la differenza tra il mindset del professionista e il mindset dell’imprenditore, e di come il futuro dell’odontoiatria richieda le competenze del “professionista-imprenditore”.
L’odontoiatria privata ha sempre richiesto molti investimenti, allestire uno studio odontoiatrico è molto più dispendioso che allestire uno studio di ingegneria o di architettura. Tuttavia, fino ad oggi, il livello di innovazione e di comfort nel quale accogliere il paziente era tutto sommato libero, alcuni hanno organizzato i loro studi dotandoli di moltissime tecnologie e di arredi ed attrezzature all’avanguardia, altri accogliendo i loro pazienti in ambienti basic, dignitosi e sufficientemente attrezzati. La sanità pubblica era qualcosa di molto distante e di poco competitivo per l’odontoiatria privata.
Ma come cambierà la sanità grazie al PNRR? E quale impatto avrà sull’odontoiatria privata?
Ripensare il progetto di business
Il PNRR libererà una quantità di risorse economiche mai viste prima. La sanità pubblica avrà soldi per ristrutturare rimodernare rigenerare gli spazi delle strutture esistenti e fondi per costruirne di nuove. Avrà le risorse per rinnovare le attrezzature, acquistare quelle che mancano, finanziare la ricerca, e assumere tante risorse umane, in numero adeguato al numero dei cittadini a cui garantire il diritto alla salute. Svilupperà la medicina di prossimità andando a casa dei pazienti fragili e la telemedicina per monitorare i pazienti cronici. La digitalizzazione sarà potenziata al massimo e l’informatica sarà parte integrante dei servizi.
L’impatto il PNRR lo avrà sul cittadino che in pochissimo tempo darà per scontato questo tipo di servizio pubblico “innovativo grazie alla telemedicina, tecnologicamente aggiornato, digitale, su misura” e lo pretenderà da tutta la sanità, facendo fatica a capire che la sanità privata (e non accreditata) fa i conti sulle sue forze e sulle sue risorse economiche e finanziarie e non sul PNRR.
Ecco perché nel prossimo futuro serve un mind set da “professionista imprenditore”: perché bisogna ripensare il progetto di business. Bisogna innovare, investire, allinearsi agli standard della futura sanità pubblica per resistere a lungo sul mercato.
Office Manager, una figura strategica
I professionisti che avranno un Office Manager accanto saranno decisamente agevolati, perché sarà l’office manager a doversi occupare di realizzare le innovazioni e le condizioni di lavoro adeguate alla sfida inclusa nel PNRR.
In continuità con l’articolo precedente, in cui elencavo quali erano le attività di cui deve occuparsi il professionista imprenditore, ecco ciò di cui deve occuparsi un Office Manager:
- Deve conoscere esattamente quali sono le conoscenze e le competenze attese dal suo ruolo
- Deve possedere le abilità e capacità previste o nel caso si deve formare per ottenerle
- Deve sapere quali sono esattamente le attività di cui si deve occupare
- Deve conoscere perfettamente la cornice giuridica della sanità per mettere in sicurezza l’organizzazione e i professionisti
- Deve saper selezionare il pool di specialisti e consulenti necessari per il mantenimento della qualità e dei requisiti previsti dalle leggi
- Deve saper mettere a punto un sistema di gestione del rischio
- Deve sapersi coordinare in modo professionale con la direzione, supportando senza ostacolare, anche quando le decisioni della direzione non sono concordi con le proprie
- Deve creare le condizioni che favoriscono il raggiungimento degli obiettivi prefissi dalla direzione
- Deve saper coordinare le risorse a disposizione
- Deve saper organizzare un controllo di gestione con indicatori efficaci
- Deve sapere dare feedback precisi e affidabili per mettere la direzione nelle condizioni di intervenire con eventuali azioni correttive
- Deve sapersi relazionare in nome e per conto della direzione con tutti gli stakeholder
Il futuro? Il professionista imprenditore!
La complessità organizzativa, la quantità di norme che impattano sul settore rendono impossibile al professionista di occuparsi da solo di tutto, il modello dentista tuttologo e manager è un modello obsoleto.
O dentista tuttologo (nel senso che il professionista si occupa in prima persona di tutte le 10 branche dell’odontoiatria, ma dubito che poi riesca anche a fare l’imprenditore e già solo restare aggiornato sulle 10 discipline è quasi una mission impossible), o manager, nel senso che se un professionista può permettersi di lavorare solo 3 giorni in clinica, può senza dubbio dedicare gli altri 2 giorni al management dell’attività.
Il futuro è del professionista imprenditore, che disegna il suo modello di business, che si forma per essere all’altezza di guidare in modo efficace il suo progetto, che si avvale di un Office manager, e che circonda di operatori competenti motivati e capaci.
Investite sugli operatori del vostro staff che vogliono crescere, date loro l’opportunità di mettersi alla prova, e datevi l’opportunità di essere sollevati da una marea di incombenze che garantiscono un processo di cure “organizzato e sicuro” come richiesto dalle leggi più recenti sulla responsabilità sanitaria, ma lasciano poco spazio all’attività clinica e all’aggiornamento.
Office manager, il corso
Inizia il 17 marzo a Verona il Corso per Office Manager di Strutture odontoiatriche che ho organizzato: 4 giorni di formazione intensa per inquadrare il ruolo, le conoscenze e le competenze e fare il punto sull’impatto normativo.
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